Andrea Mariani nasce nell’anno 1977. Viene alla luce allo scoccare della mezzanotte tra le pareti umide di una sala parto satura di vapori solfurei.
All’età di sette anni si rende conto che il mondo assomiglia a un’enorme roulette russa fuori controllo, così decide di munirsi di carta e penna e trasformarsi in un bohémien votato alla perdizione.
Affronta gli studi classici con la morte nel cuore, finendo col diventare un saccente cultore di musica Grunge. Si laurea in giurisprudenza in una Sacra Università di Milano, improvvisando le sue prime arringhe in fumosi cortili frequentati da sparuti individui sotto metadone.
Vorace lettore, teme di aver contratto una rara forma d’insana dipendenza che lo porterà in breve tempo alla cecità. Adora Irvine Welsh, Jonathan Carroll, Stephen King e Niccolò Ammaniti ma non disdegna la lettura di sconosciuti autori emergenti pronti ad arricchirlo di fresca linfa vitale.
Eclettico adoratore delle arti espressive, non passa giorno senza che finisca col tormentare la sua sei corde, collezionando canzoni
autoprodotte che spera possano finire postume negli annali della storia del rock.
INTERVISTA VIRTUALE ANDREA MARIANI
Misantropo
Filantropo
Schizofrenico
Sogno di non avere incubi che mi facciano rimpiangere di non avere sogni.
Lo scrittore è un collezionista di parole.
Le parole sono farfalle che non vogliono farsi catturare.
Ergo: sono solo un collezionista di farfalle rare.
Vorrei essere quello che non sono per diventare quello che sono.
Invidio il tizio che ogni giorno prende in affitto il mio corpo e lo porta in giro in cerca di un’illusione.
Adoro Irvine Welsh, Jonathan Carroll, Chuck Palahniuk e Niccolò Ammaniti.
Odio gli stessi autori per la loro bravura.
Amo Kurt Cobain per quello che mi ha dato.
Odio Kurt Cobain per quello che mi ha tolto.
Tanto oro quanto peso (se non fossi leggero come una piuma).
La domanda giusta sarebbe: cosa pensa di me l’amore? Ma non credo di meritare tanto.
La posizione del morto (occhi chiusi, braccia incrociate sul petto e un rosario tra le dita).
Una buona dose di umorismo.
Francia.
Svizzera (dove l’eutanasia non manca).
Gesù, il primo hippy della storia con manie suicide.
Una notte d’amore trasmessa in diretta su Che tempo fa.
Ossarotte (2011)
Rollercoaster (2013)
Dove hai dormito la notte scorsa? (2014)
Dietro l’ombra del clown (2016)
Sporchi affari di condominio (2019)
Se gli occhi guardano in avanti in attesa del domani... il culo resta ancorato al passato, geloso di un giorno non dimenticato... (farina del mio sacco).